sabato 21 luglio 2012

SGUARDO AL FUTURO 21/12/2012

Eccoci, ci siamo. Tra conferme e smentite, varie rivisitazioni in chiave new age o apocalittiche, inesorabile scorre il nostro principale nemico e controllore: il tempo.
Mancano sei mesi alla fatidica data, all'appuntamento con l'ipotetica catastrofe o con il  salto quantico evolutivo. In questi anni, diverse corse alla sopravvivenza hanno attirato la mia attenzione, chi era intento ad ammassare viveri sulle Alpi, dove aveva acquistato in precedenza il terreno, chi ha comprato casa in Francia, chi in Bolivia, chi preparava cartine del mondo emerso; insomma di tutto e di più.
Non sono mancate rivelazioni di addotti o visionari, entrambi propendenti alla catastrofe.
Da studioso di Libri Sacri, posso affermare che la fine di sistemi di vita non conformi ai voleri degli dei padroni, sono paventati in ogni organizzazione religiosa.
Quello che manca in ogni forma di teologia, sono i riferimenti precisi a date e luoghi, o meglio, esistono celatamente sotto forma di profezie criptate, come se gli dei si riservassero il diritto regale di intervenire senza preavviso, rivelando  gli indizi solo agli iniziati.
La scienza, varie volte afferma, sostiene, per poi puntualmente smentire, come se di certo non ci fosse più nulla.
Intanto però in Norvegia si conservano al fresco semi di ogni genere, in Svizzera si creano bunker di sopravvivenza, e le nazioni potenti fanno incetta di ogni tipo di tecnologia umana e non.

Viene spontaneo chiedersi: sarà inferno o paradiso?

Le testimonianze fossili non smentiscono l'inversione dei poli magnetici, similmente le grandi civiltà affermano una ciclicità di rovina e rinascita della razza umana: Atlantide e Lemuria, ne sono un esempio.
Una miriade di oggetti ritrovati, appartenenti ad ere preistoriche dimostrano l'esistenza di uomini in quelle ere.
Viene da chiedersi: bisogna rivedere la storia? Certamente direi, perchè così come è, paventa delle incongruenze basilari.

C'è poi il capitolo dei visionari, ex spie psichiche militari e quant'altro del genere. A cominciare da Casey, tutti affermano l'esistenza del continente perduto, dove uomini avanti nell'uso di quelle facoltà perse oggi, vivevano in perfetta simbiosi con l'Universo, manipolando la materia e quindi il tempo e lo spazio.

Attualmente il capitolo Remoter riguarda Marte ed i suoi abitanti del suolo, nostri progenitori, ma questo è un argomento a se.
Concludo evitando il rischio d'esser evanescente riproponendo la domanda: INFERNO O PARADISO?
A voi il dilemma.

VIVIANO       INSISTISCI..........


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